Avviso di iscrizione a ruolo nel pignoramento presso terzi: la notifica deve essere effettuata entro e non oltre la data dell’udienza
Come noto l’art. 543, comma 5, c.p.c., come riformato, prevede che "il creditore, entro la data dell'udienza di comparizione indicata nell'atto di pignoramento, notifica al debitore e al terzo l'avviso di avvenuta iscrizione a ruolo con indicazione del numero di ruolo della procedura e deposita l'avviso notificato nel fascicolo dell'esecuzione. La mancata notifica dell'avviso o il suo mancato deposito nel fascicolo dell'esecuzione determina l'inefficacia del pignoramento". In tale fattispecie la giurisprudenza di merito ritiene non trovi applicazione la c.d. scissione degli effetti della notifica. Il Tribunale di Napoli Nord ha affrontato la questione con una pronuncia del 07.12.2023, ed ha…
Fattura elettronica e decreto ingiuntivo: aggiornamento giurisprudenziale
Se ne è già discusso in questo articolo : la fattura elettronica è sufficiente per agire in sede monitoria? La sentenza emessa dal Tribunale ordinario di Verona, n. 10221/2019, affronta la validità della fattura elettronica come titolo idoneo per ottenere un decreto ingiuntivo. Il caso riguarda la concessione di un decreto ingiuntivo richiesto da A. S.P.A. – Agenzia per il Lavoro, basato su un credito certo, liquido ed esigibile, comprovato da fatture elettroniche in formato XML. Il giudice, dott. Massimo Vaccari, ha esaminato se tali fatture possano essere considerate equipollenti all’estratto autentico delle scritture contabili, previsto dall’art. 634, comma 2,…
La rivalutazione ISTAT dell’assegno di mantenimento per coniuge e figli: normativa, procedura e giurisprudenza
La rivalutazione monetaria dell'assegno di mantenimento è un meccanismo essenziale per garantire che il valore reale della somma versata non venga eroso dall'inflazione nel corso del tempo. In questo articolo esaminiamo la normativa di riferimento, la procedura per l'adeguamento degli assegni di mantenimento e le principali considerazioni giurisprudenziali in merito. Normativa di riferimento Legge 1 dicembre 1970, n. 898 (Disciplina dei casi di scioglimento del matrimonio) - Articolo 5, comma 7: Introduce il diritto all'adeguamento dell'assegno di mantenimento stabilito in caso di divorzio. - Modificato dall'articolo 10 della legge n. 74 del 6 marzo 1987: Specifica l'adeguamento in base alle…
La riforma Cartabia e l’art. 473-bis.12: novità normative e applicazione pratica. L’allegazione degli estratti conto
La Riforma Cartabia La Riforma Cartabia (D. Lgs. 10 ottobre 2022 n. 149) ha apportato significative modifiche alla procedura civile, in particolare per quanto riguarda le controversie familiari. Un cambiamento di rilievo è l’introduzione del "Titolo IV-bis, Norme per il procedimento in materia di persone, minorenni e famiglie", che aggiunge 72 nuovi articoli, numerati dall’art. 473-bis all’art. 473-bis.71. Queste nuove disposizioni mirano a rendere il sistema giudiziario più efficiente e trasparente. L'Art. 473-bis.12 e le Sue Implicazioni Tra le innovazioni introdotte, l’art. 473-bis.12, intitolato "Forma della domanda", stabilisce che in caso di domande di contributo economico o in presenza di…
crediti ereditari e conto corrente: la Cassazione ribadisce il diritto dei coeredi alla riscossione pro quota senza consenso unanime
La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 27417 del 20 novembre 2017, ha confermato che ogni coerede ha il diritto di riscuotere la propria quota di crediti ereditari senza il consenso degli altri coeredi. Questo principio è fondamentale nella gestione dei conti correnti e dei conti deposito cointestati a seguito del decesso di uno dei titolari. Contesto e Fatti di Causa Dopo la morte di C.A., le eredi T.V., C.E. e R. hanno richiesto a Intesa Sanpaolo S.p.A. il prelievo delle somme depositate su conti cointestati. La banca ha opposto un rifiuto, adducendo la necessità del consenso di tutti i…
Stato di Agitazione Proclamato dall’Ordine degli Avvocati di Belluno
Il 29 aprile 2024, il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Belluno ha ufficialmente proclamato lo stato di agitazione, rispondendo alla grave carenza di personale che affligge il Tribunale e la Procura di Belluno. Questo passo drastico sottolinea un problema sistemico che rischia di compromettere non solo l'efficienza, ma anche l'equità del sistema giudiziario locale. La decisione è stata presa all'unanimità durante una riunione straordinaria, riflettendo l'urgenza e la gravità della situazione. Il personale amministrativo e i magistrati del Tribunale e della Procura di Belluno sono al limite, lavorando in condizioni di insostenibilità che, secondo il Consiglio, "non sono ulteriormente tollerabili."…